Le comete sono piccoli corpi celesti, simili ad asteroidi ma composte da sostanze volatili, come biossido di carbonio, metano e acqua ghiacciati mescolati a minerali e polveri, quando nelle loro orbite si avvicinano al Sole le sostanze volatili tendono a subliminare formando con le polveri, code lunghe anche milioni di km. Le comete come gli asteroidi sono residui della nube protoplanetaria da cui si formò il Sistema Solare, è probabile che la loro differente conformazione sia dovuta al fatto che la loro nascita sia avvenuta alla periferia della nube, dove le temperature era molto basse a differenza degli asteroidi formatisi più vicino al Sole. Il termine cometa deriva dal greco Kométes chiomato, dotato di chioma, infatti nell'antichità le comete erano immaginate come corpi celesti dotati una lunga capigliatura. Contrariamente a quello che si può pensare, i nuclei cometari sono tra i corpi celesti più scuri conosciuti, essi riflettono il 4% o anche meno della luce che li colpisce. Per confronto l'asfalto che ricopre il manto stradale riflette il 7% della luce incidente. Le comete generalmente assumono orbite ellittiche molto allungate, il che le fa avvicinare al Sole per brevi periodi mentre per la maggior parte del tempo percorrono zone lontane del Sistema solare. Sono classificate in base al loro periodo orbitale, vengono definite a corto periodo quelle con durate non superiori ai 200 anni, a lungo periodo quelle con elevate eccentricità e con periodi compresi tra 200 e migliaia o addirittura milioni di anni, in ogni caso per definizione rimangono gravitazionalmente legate al Sole. Considerando i periodi orbitali, si ritiene che le comete di corto periodo provengano dalla fascia di Kuiper, un disco di oggetti oltre l'orbita di Nettuno. Mentre, quelle a lungo periodo, si presume abbiano origine dalla ben più distante Nube di Oort, una nube che avvolgerebbe il nostro Sistema Solare e ne definirebbe i confini.