Il nome nebulosa deriva dal latino nebula (nuvola). I primi astronomi indicarono col nome nebulose tutti gli oggetti che non fossero stelle, pianeti o comete, ovvero tutti quelle sorgenti luminose dall'aspetto diffuso. In seguito grazie agli studi di Edwin Hubble, ci accorse che in realtà alcune di queste formazioni erano galassie esterne, come la Nebulosa di Andromeda. Le nebulose sono insiemi di polveri, idrogeno e plasma, si possono distinguere in due grandi categorie: oscure o luminose, queste ultime sono nubi di gas illuminate generalmente da stelle di recente formazione.
Le nebulose possono formarsi a causa del collasso gravitazionale dei gas dispersi nello spazio, a loro volta questi gas collassando sotto il loro peso danno vita a nuove stelle. Altre nebulose, sono il risultato della morte di stelle di grande massa che esplodendo si trasformano in supernove, il materiale espulso da vita a nebulose come quella del Granchio, osservata e registrata in Cina nel 1054, in cui si può notare al centro una stella di neutroni residuo collassato della stella originaria.
Altra tipologia di nebulose si creano dalla morte di una stella di bassa massa come il nostro Sole, che al termine della sua vita si espande diventando una gigante rossa, le enormi pulsazioni del gas in espansione provocano l'espulsione dell'atmosfera della stella nello spazio circostante, dando vita così ad una nebulosa planetaria, la stella originaria una volta raffreddatasi diventa una nana bianca.